Allevare una sola, razza dobermann ! - by Massimo Santini

 

ALLEVARE UNA SOLA… RAZZA DOBERMANN !

 

 

Author: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. "Diamante Nero" kennel, Italy (english version)

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Detta così, potrebbe sembrare anche una fantastica e scontata eresia…..non vi pare?
Proviamo a ragionarci sù… e guardiamo dove arriviamo o possiamo arrivare, poichĂŠ sono convinto essere questa l’unica strada da percorrere in Cinofilia, o che per lo meno andrebbe percorsa, ma…. haimè, la realtà delle cose come sappiamo è ben diversa.
Ormai la “politicoCinofilia” è l’argomento che spesso predomina sulla cinofilia stessa…creando veri e propi partiti… opinion-leader… tesi…interessi economici di vario genere…cercando di deviare il percorso dalla vera strada maestra che si dovrebbe percorrere…cioè quella di allevare …per migliorare la razza Dobermann.
E’ triste doverlo ammettere, ma ormai anche nel nostro ambiente, sempre più si stà diffondendo una sorta di “due culture della razza” …ben distinte e seperate e di uno…scontato e per qualcuno…legittimo convicimento nel dover prendere atto che ormai la politica dell’allevamento, cioè in pratica…dell’evoluzione zootecnica della razza, debba essere gestita in modo “indipendente” dai vari opinion leader facenti capo ai partiti del cosidetto mondo del “lavoro” e dei cosidetti “bellezzari”….ma chi l’ha detto…. e soprattutto in quale testo “sacro” stà scritto ????
Signori…questa è una logica che può portare solo ad una divisione di una razza.
Non mi ricordo bene…ma qualche anno fà ho letto su una rivista specializzata, la storia di un importante allevatore di Malinos…mi sembra di ricordare che il nome fosse “des Colombais”, e si trattava di un Allevatore belga, che ha ottenuto importanti risultati sia nel lavoro che nel’allevamento fino dal 1950, ma non è di questo che dobbiamo occuparci, è solo lo spunto dal quale vorrei partire per poter gridare a squarciagola….che abbiamo l’obbligo morale di provare ad allevare una …SOLA RAZZA….potrete voi stessi rendervi conto attraverso un attenta e analitica visione delle linee di sangue di quest’ultimo trentennio, che questo obbiettivo è certamente possibile, voglio dire che nei Dobermann cosiddetti da lavoro non ci sono geneticamente parlando distanze tali da giustificare un ulteriore selezione della razza , come purtroppo è avvenuto di fatto in altre razze, quindi io credo che se sotto questo aspetto ci sarà più attenzione, forse riusciremo nell’intento ... di andare a vedere ... o meglio ancora ... di partecipare, ad un Campionato di Addestramento dove un ... bel Dobermann che dimostrerà la sua attitudine, sarà un importante punto di riferimento ... per l’Allevamento.

 

Lo sò che la stò dicendo grossa…me ne rendo perfettamente conto, ma sono certo che si può raggiungere questo obbiettivo, anche se credo, che per fare ciò, ci sia bisogno …purtroppo…anche della politica del Club di razza, dico purtroppo non perchĂŠ mi riferisca all AIAD, anzi tuttaltro…(voglio infatti evidenziare il fatto che proprio l’AIAD ha istitutito un trofeo da assegnare al cane che avendo ottenuto il titolo di AIAD.CH. al Campionato di Allevamento partecipi anche al Campionato di Addestramento in IPO III dove qualificandosi e ottenendo nella sezione C il punteggio di 90 conquisterebbe il trofeo, che personalmente voglio ritenere essere, qualora un cane raggiungesse questo traguardo, certamente il più importante dei trofei)…ma perchĂŠ mi riferisco ad alcune gestioni “storicamente sbagliate”, fatte in altri Club…che hanno portato allo scempio della divisione della loro razza…ma occupiamoci solo di casa nostra.

 

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Sig. Sauermann - "v. Ellendonk"


Tralasciando, l’aspetto …cinopolitico della questione, e traversando invece alcune logiche della selezione e dell’evoluzione allevatoriale della razza, vorrei cercare di capire ed analizzare alcune linee di sangue che certamente hanno apportato importanti contributi genetici attitudinali nella razza Dobermann.

 

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Bonni v. Nettetal

 

 

Certamente una linea di sangue che storicamante stà alla base di una solida “tradunion” tra morfologia e carattere nell’evoluzione della razza, è stata la linea von Ellendonk, allevamento noto fin dagl’anni 60 del sig. Sauermann, e nella quale possiamo identificare come risultato finale il maschio nero Bingo von Ellendonk (Jago von Beelen x Palma von Ellendonk), vincitore nel 1977, a soli due anni di età, del Campionato di Lavoro della D.V., Bingo ottenne poi la Korung a vita e fu anche il primo Dobermann al mondo ad ottenere in una gara di lavoro della D.V. in SchH III il risultato di 100-100-100. Definito dal sig. Vogel come in assoluto uno dei migliori cani da lavoro nella storia del Dobermann, lo descriveva sotto l’aspetto morfologico un bel cane in media taglia da Molto Buono, ma comunque maschio che con i dovuti accorgimenti, sarebbe stato utile in Allevamento, soprattutto per le sue grandi qualità genetiche riferite al suo carattere, (da ricordare che la madre di Bingo fu a sua volta Campionessa di Lavoro D.V.) infatti molti dei suoi figli ricalcarono le linee paterne nelle più importanti gare di lavoro in quel periodo, dove forse la più conosciuta è senza dubbio la femmina Cora von Papenkamp (Bingo von Ellendonk x Afra von Papenkamp) che nel 1981-1982-1984 vinse il Campionato di lavoro D.V., riportando nella sezione C sempre come ponteggio 99. Menzionerei ancora due importanti figli di Bingo, che furono il maschio nero Bonni von Nettetal (Bingo von Ellendonk x Anouk von Nettetal), vincitore del Campionato di Lavoro nel 1986-1987, riconfermando la “genotipicità caratteriale” del padre, e Nicolai von Klosterkamp (Bingo von Ellendonk x Boscha von Klosterkamp) il quale al di là del fatto di arrivare 2° nel 1987 dietro a Bonni nel Campionato di Lavoro D.V. ottenendo poi, anche la Korung a vita 1A, perchĂŠ fu secondo il mio punto di vista di un “tramite” molto rilevante per mantenere, nell’accoppiamento che fu fatto nel 1982 fra Nicolai con Bonita van Rensloo, un importante equilibrio fra morfologie e carattere, ricordando che da questo accoppiamento nacque la femmina nera INT.CH.WELTSgn.DVSgn. Esmir van Hermansjomaik, divenendo a sua volta la capostipite dell’Allevamento Olandese van’t Wantij .

 

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Ancora oggi a distanza di tanti anni, molti dei migliori cani da lavoro della razza sono ancorati geneticamente a Bingo….in qualche caso…. forse un po’ troppo, dico questo perchĂŠ nel dare una valutazione per un corretto giudizio morfologico-attitudinale di molti di questi soggetti, vengono poi a mancare i parametri essenziali…riferiti al lato morfologico….che esasperati talvolta da strette consanguinetà darebbero nell’evoluzione della razza certamente risultati regressivi.


Detto questo però, non dobbiamo dimenticarci mai…che Bingo è figlio di un certo INT.CH.BDSg.DVSg.EUROSg.Korung Jago von Beelen (Chico v. Forell x Dascha von Forell) che, come tutti sappiamo è stato certamente fra i migliori riproduttori del suo tempo, basta per esempio ricordare che Jago è anche il padre del maschio nero

 

 

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Jago v. Beelen

 

WELTSg.IDCSg.BDSg.DVSg.EUROCH. Korung a vita Bronco von Zenn (Jago von Beelen x Elke vom Pfàlzer Waldheim) soggetto che ritroveremo anche nel tracciato genetico della linea v. Norden Stamm, dove molti soggetti nati in questo allevamento hanno poi superato la Korung, soggetti che voglio ricordare, erano anche supportati da un eccellente morfologia.
All'inizio degli anni 90 , dall’accoppiamento di Wasko v. Binselberg x Udine v. Frankeland… (pedegree impostato, in primis sul richiamo di sangue di Jago v. Beelen… e passandomi l’espressione… in ottima compagnia con soggetti come… Bronco v. Zenn…Bingo v Ellendonk…

 

 

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Bronco v. Zenn

 


… soggetti dei quali abbiamo già parlato, a proposito della loro attitudine …) nasceva, in un allevamento Olandese il maschio nero WELTSg.IDCSg.BDSg.DVSg.EUROCH. Korung Hertog Conan v. Manensheide, maschio di ottima sostanza e di buone proporzioni… anche se la testa peccava… nel parallelismo.


A tutt’oggi questo soggetto è in assoluto il Campione più premiato della storia del Dobermann ed è stato usato veramente con molte fattrici, un po’ in tutto il mondo, apportando certamente soprattutto sotto l’aspetto attitudinale migliorativi genetici… mofologicamente però… in prima battuta, come si suol dire.. non ha avuto figli che abbiano avuto risultati di risonanza Internazionale,…fatta qualche eccezione… ma sono comunque convinto che i migliorativi genetici attitudinali acquisiti da diverse linee di sangue, prima o poi torneranno utili, per contribuire al conseguimento sperato… penso da tutti quando si alleva una razza, cioĂŠ quello di cercare di allevare sempre una …sola razza.

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Hertog Conan v. Manensheide

 

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